
L’ecografia con mezzo di contrasto è un esame che consente di studiare in tempo reale come il sangue si distribuisce in un determinato segmento corporeo (ad esempio all’interno di un nodulo del fegato), cosi da formulare una diagnosi.
L’ecografia con mezzo di contrasto (Contrast-enhanced sonography – CEUS) può essere considerata, dopo anni dalla sua introduzione nella pratica clinica, una alternativa alla risonanza magnetica per lo studio delle lesioni epatiche in quanto permette lo studio in tempo reale della acquisizione del mezzo di contrasto da parte della lesione stessa durante il tempo dell’esame. Il tutto con tempi, accessibilità, sicurezza, costi contenuti, mantenendo pari accuratezza.
Per poter eseguire una ecografia con mezzo di contrasto serve solo la applicazione di un accesso venoso, di solito sul braccio sinistro, ed è consigliato il digiuno da almeno 6 ore come in tutti gli esami addominali. L’esame ha una durata di circa 5-7 minuti dalla iniezione del contrasto. Lo studio ecografico in corso di CEUS non differisce da una ecografia tradizionale a parte per la somministrazione del mezzo di contrasto.
L’ecografia con mezzo di contrasto viene utilizzata per studiare la natura di noduli del fegato, del rene e del pancreas per fare alcuni esempi. Un’ulteriore applicazione specialistica è rappresentata dallo studio i alcune complicanze di endoprotesi aortica addominale.
Spesso la ecografia con mezzo di contrasto viene utilizzata in alternativa alla TAC o risonanza magnetica in caso di controindicazioni alla esecuzione di uno o più di questi due esami, oppure in caso sia necessario un ulteriore approfondimento quando questi esami non siano in accordo tra loro, dal momento che il responso non richiedere l’esecuzione di ulteriori esami.